CD Super Sexy Boy 1986 - Royal peacocks (Tornado Ride Records, 2008)

Giungono al secondo disco (il primo ufficialmente prodotto) i Super Sexy Boy 1986, quintetto veneto che annovera membri provenienti da varie bands, non ultimi i Mudlarks, e già rodati in fase live con concerti assieme a molti protagonisti del punk-rock degli ultimi 15 anni, dai Zodiac Killers a glorie nostrane con cui non mancano certo punti di contatto, come Dome La Muerte o Morticia's Lovers. Il loro sound e la voce sono tipicamente affondanti tra 60s e 70s, Stooges, Heartbreakers, NYD, Dictators ma anche una chitarra che ricorda sovente Cheetah Chrome. Dunque un'articolazione strutturale dei brani lineare e slegata da istinti arty: punk'n'roll senza compromessi e fronzoli. Così si susseguono i 9 pezzi che dimostrano pure una grande padronanza strumentale, momenti travolgenti come "Under my car" e "Lazy girl", le rasoiate settantasettine alla Dead Boys di "Robots", ma anche un mood velatamente alla Radio Bridman che hanno le chitarre nell'incedere di "The boy", fino al finale vagamente alla Fuzztones dell'ottima "Russian black magic" coadiuvata da tastiere. In Royal Peacocks sembrano sfilare gallerie di immagini, memorabilia e pins che coprono decenni di punk'n'roll, formanti un excursus sonoro solido ed energico. A rafforzare tutto ciò, una citazione a parte meritano le validissime 4 bonus tracks dell'edizione italiana registrate 3 anni prima, dove salta fuori pure un lato più "garage-core" che guarda più ai New Bomb Turks, sentire "Laguna Seca" per credere, fino a "White transit berlin" che sembra invece provenire dai Not Moving di metà 80s. Bravi e genuini.

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